Parlando di ottimizzazione per i motori di ricerca (SEO), la prima pagina su Google è uno degli obiettivi principali per il cliente, e di conseguenza una delle promesse più utilizzate dai professionisti di settore a fini di convincimento del cliente stesso.
In questo articolo non ci addentreremo nelle tecniche SEO necessarie per ottenere il migliore posizionamento possibile di una pagina web, tema che approfondiremo in un articolo successivo, ma in una problematica che è a monte rispetto alle tecniche sopra citate.
Qualsiasi tecnica SEO è infatti legata ad un concetto molto semplice, determinato da Google stesso: ogni pagina può ottenere il miglior posizionamento relativamente ad una sola keyword.
Per “keyword” non facciamo riferimento a una singola parola ma, come avviene molto più spesso, ad una stringa di testo, cioè ad una combinazione di parole presentate secondo un ordine fisso. Ad esempio, questa pagina è ottimizzata per avere il miglior rendimento possibile rispetto alla keyword “prima pagina su Google”.
Questo significa che ogni singola pagina di un sito web deve essere centrata su una keyword, che non dovrà essere utilizzata come keyword per altre pagine dello stesso sito, altrimenti Google ne posizionerà al meglio solo una delle due.
Per proseguire nell’esempio, se in questo sito fosse già presente una pagina ottimizzata per la keyword “prima pagina su Google”, molto probabilmente questo articolo non verrebbe posizionato per la keyword indicata, oppure lo sarebbe ma con un posizionamento molto inferiore a quella già indicizzata da Google.
Come arrivare alla prima pagina su google
La questione più importante è quindi la seguente: quali criteri utilizzare per selezionare la keyword su cui si intende posizionare la pagina che si sta progettando.
La keyword infatti deve rispondere ad alcuni requisiti fondamentali, che se trascurati invalideranno gran parte del lavoro di ottimizzazione. Questi requisiti possono essere riassunti tramite due semplici domande:
- I miei potenziali clienti utilizzeranno questa keyword per cercare il prodotto/servizio che la mia azienda commercializza?
Quando un utente apre Google per effettuare una ricerca, normalmente utilizza la keyword più semplice che gli viene in mente relativa alla sua necessità nel momento, aggiungendo al massimo una geolocalizzazione in coda alla keyword utilizzata.
Ad esempio, per acquistare on line un portafoglio molto probabilmente utilizzerà le parole “portafogli” o “vendita portafogli”, mentre se ha intenzione di acquistarlo in un negozio della sua città (ipotizzando si tratti di Milano), molto probabilmente scriverà “portafogli milano” o “negozio portafogli milano”.
In questo esempio, riuscire a posizionarsi in prima pagina su una delle keyword indicate genererebbe un elevato flusso di traffico qualificato sul sito, “qualificato” proprio perché gli utenti troverebbero esattamente le informazioni che stavano cercando.
Tenendo conto che, sulla base di dati estremamente approssimativi ma tendenzialmente validi, si genera un contatto ogni cento visite, e una vendita ogni cento contatti, risulta chiaro che una corretta scelta della keyword fa la differenza nel numero delle visite ricevute, e di conseguenza la fa anche nel ritorno dell’investimento.
Questa dinamica ha fatto la fortuna di quelle agenzie che fino a qualche tempo addietro chiamavano in azienda garantendo il posizionamento nella prima pagina su Google a prezzi irrisori.
A volte lo facevano davvero, ma il trucco era nella scelta della keyword. Proseguendo con l’esempio fatto fino a qui, avrebbero posizionato la pagina su una keyword come “portafogli in pelle di capretto con venature avorio” o qualcosa di simile.
In un caso come questo la promessa viene formalmente mantenuta, ma con una keyword che gli utenti non utilizzano praticamente mai, e che quindi non genera traffico significativo sul sito. - Ho delle possibilità di arrivare in prima pagina con questa keyword, o il numero di risultati che Google restituisce cercandola è così elevato da rendere l’impresa troppo ardua?
Identificare la keyword giusta, come abbiamo visto nel punto precedente, è fondamentale. Non sempre però è possibile posizionarsi nella prima pagina su Google, perché in alcuni casi la competizione è troppo forte.
Per esempio: se proviamo a cercare su Google la keyword “agriturismo” scopriamo che la ricerca produce 28.000.000 di risultati. Anche raffinando la ricerca, allungando la keyword con una parola geolocalizzante, come “agriturismo toscana”, i risultati restano tantissimi (nello specifico: 7.750.000).
Google ha molti criteri per valutare il posizionamento di un sito, e uno dei più importanti è il numero complessivo di clic che un sito ha ricevuto in tutta la sua storia. Quando i competitor sono così tanti, quelli presenti in prima pagina hanno di solito un SEO realizzato alla perfezione, e soprattutto uno storico talmente vasto e una quantità di visite/giorno che li rendono pressoché insuperabili.
In questi casi l’unica soluzione possibile è cercare una keyword long-tail (cioè composta da più di due/tre parole) che raffini la ricerca con precisione, in modo tale da generare un flusso di traffico non elevato ma ad alto tasso di conversione.
Restando nell’esempio sugli agriturismo, se la caratteristica dell’agriturismo che intende posizionarsi fosse quella di essere in alta quota, la keyword potrebbe essere “agriturismo in alta montagna”, long-tail che con i suoi 900.000 risultati renderebbe possibile la competizione per il posizionamento.
Le keyword long-tail infatti hanno una caratteristica estremamente positiva, quando selezionate con cura: aumentano di molto il tasso di conversione degli utenti in visita al sito. Prima abbiamo detto che mediamente si può considerare una conversione ogni cento visite, ora possiamo completare il ragionamento affermando che una keyword long-tail può ridurre questa percentuale ad una conversione ogni dieci visite.
Può succedere che anche una buona scelta di keyword long-tail non generi un traffico sufficiente ad ottenere un soddisfacente ritorno dell’investimento. In questo caso sarà necessario valutare altre opzioni offerte dal web marketing, quali campagne su Google Ads o sui social network.
Come abbiamo detto all’inizio dell’articolo, la scelta delle keyword è il primo e fondamentale passo per l’impostazione di una SEO competitiva.
“Fondamentale” perché commettere errori in questa fase produrrà un minore ritorno dell’investimento anche se tutte le tecniche operative utilizzate in seguito per l’ottimizzazione delle pagine saranno svolte alla perfezione, in quanto l’utente che visiterà il sito non sarà perfettamente profilato rispetto al prodotto o servizio fornito dall’azienda.
Come rimanere nella prima pagina su google
Assumendo poi di essere riusciti a posizionare in prima pagina il nostro sito web, o quantomeno le pagine importanti per il suo rendimento, diventa necessario porsi il problema di come mantenere la posizione conquistata.
Questo problema si pone perché il web è per sua stessa natura una realtà estremamente dinamica, essendo formata da un numero enorme di “particelle” in continuo mutamento.
Google, di suo, aggiunge continue modifiche del suo algoritmo di valutazione che costringono chiunque lavori nel settore della SEO ad un continuo aggiornamento professionale, e ad un attento monitoraggio del posizionamento dei siti web di cui si occupa.
Se a questo aggiungiamo anche il fatto che ogni giorno nascono nuovi competitor, e che molti di quelli già in attività lavorano per mantenere o migliorare il proprio posizionamento, risulta evidente perché la prima pagina su Google sia un territorio in continuo mutamento, relativamente a qualsiasi keyword.
Per mantenere la posizione in prima pagina, o addirittura per migliorarla ulteriormente, vale la stessa regola che serve per arrivarci, e che è a monte anche della scelta delle keyword: creare dei contenuti che possano essere utili ai propri utenti, effettivi o potenziali.
Potrebbe sembrare un’ovvietà, ma anche dal punto di vista tecnico è uno dei dati che Google prende in maggiore considerazione, tramite il parametro del tempo medio trascorso sulla pagina (per le singole pagine) o della durata della sessione media (per tutto il sito).
Questo perché Google non si limita a contare il numero di visite al sito, ma tiene monitorati con precisione molti parametri. Quelli legati ai tempi di permanenza sul sito da parte dei suoi utenti, insieme a quelli relativi alla loro navigazione interna e al numero di pagine visitate, gli servono a determinare l’interesse dei visitatori.
Dei buoni risultati in questi settori aiutano molto il posizionamento, e vanno quindi curati con estrema attenzione, cercando di creare contenuti sempre aggiornati, e congrui rispetto a quanto l’utente potenziale stava cercando.
Per mantenere o migliorare la propria posizione è quindi importante verificare continuamente i dati prodotti dai visitatori, ed aggiornare il proprio sito con buona frequenza, ad esempio con uno strumento come il blog aziendale.
L’aggiornamento dei contenuti, esattamente come la realizzazione del sito originario, va realizzato secondo un piano preciso basato sulle keyword che si intendono rafforzare o introdurre ex-novo. Nel caso del blog aziendale, ad esempio, è importante agire sulla base di un piano editoriale studiato proprio per questo scopo.
Conclusioni
Per quanto sia importante la parte “tecnica” della SEO, non dobbiamo mai dimenticare il fatto che Google premia soprattutto la qualità del servizio che il sito web fornisce alla sua utenza.
Per fare questo è fondamentale che i content manager abbiano come stella polare quello che ai propri utenti potrebbe davvero interessare.
Sulla base di queste considerazioni andranno selezionate con cura le keyword che hanno le maggiori probabilità di attirare gli utenti potenzialmente interessati, creando poi delle pagine web che siano perfettamente calzanti rispetto alle keyword selezionate.
In questo modo gli utenti resteranno a lungo sulle pagine, e vi interagiranno in molti modi, per esempio condividendole sui propri profili social.
Operando in questo modo, e poi seguendo con attenzione tutto il complesso insieme di regole tecniche che governano la SEO, avremo la possibilità di posizionare nella prima pagina su Google il nostro sito web, e di mantenercelo.
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