Google Ads o Social Network?
L’ottimizzazione per i motori di ricerca (SEO) è lo strumento più “naturale” per attirare visite al proprio sito web, e sulla distanza è sicuramente anche quello con la migliore relazione tra costo e potenziali ricavi.
La SEO però presenta alcuni problemi di fondo che non sempre possono essere aggirati.
Innanzitutto è lenta. Dal momento in cui un sito viene pubblicato, ci vogliono circa 90 giorni prima che Google ne stabilizzi il posizionamento. Durante questo periodo le visite derivanti da ricerca organica sono normalmente ridotte al minimo, e anche dopo la stabilizzazione i risultati tendono a variare per molti motivi, dalle modifiche di Google stesso al suo algoritmo fino al miglioramento del posizionamento dei propri competitor.
In particolar modo, può succedere che le prime e più utili posizioni nei risultati di ricerca per determinate keyword siano presidiate da siti che possono contare su una marcata storicità del dominio e/o un grosso impegno delle aziende proprietarie proprio nell’affermazione SEO del proprio sito web.
Può quindi capitare che un sito web sia stato realizzato con la massima attenzione e professionalità, ma che impieghi comunque molto tempo a posizionarsi in modo competitivo, o addirittura che non ci riesca, finendo quindi con il posizionarsi in posizioni lontane dalle prime, e di conseguenza totalizzando un numero di visite troppo basso per essere efficaci in termini di vendite o di generazione di contatti.
Non è escluso nemmeno che un sito ottenga il migliore posizionamento possibile nei motori di ricerca, ma che comunque il numero dei contatti sia troppo basso per generare la quantità di traffico necessaria a rendere sufficiente il ritorno dell’investimento (ROI), diventando quindi un costo per l’azienda invece che quello che ogni forma di pubblicità efficace dovrebbe essere: una fonte di ricavo.
Tutti i casi sopra descritti hanno una inevitabile conseguenza: diventa necessario incrementare le visite con metodi che vadano sommarsi alla tradizionale SEO.
In questo articolo prenderemo in considerazione i due principali metodi on-line: le sponsorizzazioni tramite Google Ads o tramite i principali social network, confrontando i vantaggi e gli svantaggi che ognuno dei due sistemi presenta, e cercando di capire in quali situazioni sia da preferire uno dei due metodi rispetto all’altro.
Prima di arrivare a definire in quali casi sia da preferire uno delle due soluzioni rispetto all’altra, è importante capire in che modo funzionano le due piattaforme.
Google Ads è, fondamentalmente, una piattaforma di annunci a pagamento
Il suo output principale sono gli annunci nella SERP di Google (cioè nella pagina che fornisce i risultati di una ricerca effettuata dall’utente), anche se è possibile attivare la possibilità di attivare gli annunci anche all’interno di altri prodotti Google (ad esempio Gmail) o altri siti partner.
Gli annunci vengono attivati da keyword che vengono selezionate durante la creazione della campagna, e che fungeranno da attivatori dell’annuncio stesso quando utilizzate da un utente durante la ricerca Google.
Sui social network invece i post sponsorizzati vengono mostrati sulla base degli interessi espressi dagli utenti, che vengono registrati sulla base dei loro comportamenti, e sui loro dati personali. In pratica, mentre utilizziamo un social network ogni nostra azione viene tracciata, e viene compilata una sorta di “scheda” degli interessi degli utenti. Questi dati vengono poi utilizzati per creare un profilo dei loro interessi.
Durante la realizzazione di un post sponsorizzato possiamo utilizzare diversi parametri per selezionare (targettizzare) gli utenti che dovranno vederlo. Di seguito una breve sintesi dei parametri condivisi da tutti i social network:
- genere (uomo, donna, entrambi)
- fascia di età (es. da 18 a 50)
- posizionamento geografico dell’utente
- interessi
Per diffondere un annuncio sponsorizzato sarà quindi necessario settare questi parametri, in modo da consentire al social network di presentarlo agli utenti potenzialmente interessati.
Quella appena presentata è naturalmente una sintesi estremamente semplificata dei criteri e delle operazioni necessarie per entrambe le operazioni descritte, ma è sufficiente per introdurci all’argomento che è il cuore di questo articolo, e cioè i criteri fondamentali per decidere quale può essere lo strumento migliore per investire il tuo budget destinato alla pubblicità on line, rispondendo al quesito alla base di questo articolo: Google Ads o Social Network?
Quando conviene utilizzare Google Ads
Il servizio principale di Google Ads, cioè la visualizzazione di annunci pertinenti basati sulle parole utilizzate da un utente durante una ricerca su Google, si basa sulla soddisfazione di un bisogno già noto all’utente, che sta infatti svolgendo una specifica ricerca al riguardo.
Ne deriva una semplice conclusione logica: Google Ads può essere utile per beni o servizi già noti al potenziale cliente, che potrebbe quindi cercare informazioni sul loro acquisto tramite una ricerca su Google.
Google Ads è quindi in grado di intercettare una richiesta nel momento in cui la percezione del bisogno è già attiva.
Può quindi convenire utilizzare questa piattaforma quando il tipo di prodotto o di servizio che intendiamo pubblicizzare sia già noto alla sua utenza potenziale, perché intercetta la richiesta nel momento in cui viene effettuata, e quindi nel momento in cui il bisogno dell’utente è attivo e pronto ad influenzare le sue scelte.
Quando conviene utilizzare annunci sponsorizzati sui social network
Per loro stessa natura, i social network sono utilizzati dagli utenti tendenzialmente per svago (escludendo Linkedin, che è una piattaforma molto particolare e strutturalmente dedicata a realtà lavorative quali aziende e liberi professionisti).
Questo significa che l’utente, durante il suo utilizzo, non sta cercando delle informazioni specifiche su prodotti o servizi, ma solo dell’intrattenimento.
Per questo motivo, un post sponsorizzato lo raggiungerà in un momento nel quale le sue difese razionali sono meno efficienti che durante una ricerca specifica e, se la targetizzazione sarà stata efficace, l’utente potrebbe seguire l’informazione con più curiosità che scetticismo.
Ancora più importante è che, grazie alla targettizzazione basata sugli interessi, diventa possibile riaccendere all’utente un bisogno al quale non stava pensando, o che nemmeno era conscio di avere.
Ad esempio: per pubblicizzare nuovo prodotto legato allo sport, come potrebbe essere un accessorio per chi pratica il ciclismo, potrebbe essere realizzata un Ads sponsorizzata per un target maschile, di età compresa tra i 18 e i 50 anni, residente sul territorio nazionale, e che abbia nel tempo mostrato interesse per il ciclismo.
Un utente ben targettizzato che vedesse passare nel suo flusso social la sponsorizzata sopra descritta ne sarebbe incuriosito, e ci sarebbero buone possibilità che una sua visita al sito linkato dalla sponsorizzata potesse concludersi con un acquisto. Anche quando l’acquisto non dovesse avvenire, l’utente sarebbe informato dell’esistenza del prodotto, diventando quindi un potenziale acquirente futuro.
La scelta della sponsorizzazione sui social network è quindi da prediligere per la presentazione di nuovi prodotti o servizi di cui l’utente potrebbe non essere a conoscenza, in modo da generarne il bisogno.
Conclusioni
Sulla base di quanto detto fino a qui, per decidere come impiegare il proprio budget dedicato alla sponsorizzazioni on line è fondamentale porsi una domanda:
- il prodotto/servizio che intendo sponsorizzare è già noto ai suoi acquirenti potenziali?
Se la risposta è negativa, è sicuramente da prediligere la scelta di una campagna social.
Se invece la risposta è affermativa diventano importanti ulteriori valutazioni, direttamente legate alla tipologia di prodotto/servizio e a molte altre variabili, che analizzeremo dettagliatamente nei prossimi articoli dedicati a questo argomento.
Comments are closed.